Per noi di AC...ma non solo!

Credo che l’eco delle parole del Santo Padre rivolte in piazza San Pietro agli oltre 100.000 mila convenuti per i 140 anni di storia della nostra Associazione, non si sia spento e di certo queste parole sono state indirizzate non solo agli iscritti all’Azione Cattolica ma a tutti i credenti. “Cari amici rispondete alla chiamata alla santità” ci ha detto il Papa ricordandoci il mandato affidatoci dal suo predecessore Giovanni Paolo II a Loreto nel 2004: contemplazione, comunione e missione. Ecco far nostre queste esortazioni e viverle è il nostro compito. Contemplare è fermarsi ad osservare i “ricami” di Dio con l’umanità e ascoltare i sussurri del Signore. Comunione è sentirsi chiamati a vivere una vita d’amore partecipato alla vita di amore di Dio. Missione è mettersi al lavoro senza troppi tentennamenti coltivando le vigne del Signore. “L’amata nazione italiana -continua il Santo Padre- ha sempre potuto contare su uomini e donne formatesi nella vostra associazione, disposti a servire disinteressatamente la causa del bene comune. Sappiate dunque vivere sempre all’altezza del vostro battesimo, per la salvezza di ogni uomo che incontrate e di un mondo assetato di pace e verità. Siate cittadini degni del Vangelo e ministri della sapienza cristiana per un mondo più umano”.
E’ un accorato appello a tutti perché non ci crogioliamo nei nostri egoismi cedendo al torpore delle coscienze, ma bensì a sentirsi invitati ad essere luce e sale del mondo, annunciatori instancabili del Vangelo. Il mondo, la nostra diocesi, la nostra parrocchia sono il nostro terreno di azione: è lì che dobbiamo far risuonare la gioia di Cristo risorto, redentore di ogni uomo. I momenti di fatica e le sconfitte subite non ci autorizzano a rallentare o fermare il cammino di santità della Chiesa. I personaggi che hanno fatto grande l’AC con la loro statura morale, veri santi da imitare ci hanno indicato la via privilegiata per seguire Cristo da più vicino: Eucaristia e Parola di Dio e credo che solo indossando queste armi si può cambiare se stessi e migliorare il mondo seminando briciole di santità.
Concludo dicendo il mio personale grazie a tutti coloro che si sono prodigati per rendere il nostro pellegrinaggio a Roma una meravigliosa avventura, un’esperienza incredibile!
Un caro abbraccio a tutti e alla prossima!
Don Alfy